Arrigo Boldrini

La scomparsa di Boldrini

 

 

 

 

 

22/01/2008

Si è spento Arrigo Boldrini. Mercoledì la camera ardente in Comune e giovedì le esequie in Piazza del Popolo

Il cordoglio del Sindaco di Ravenna

 

Arrigo Boldrini ci ha lasciato. Abbiamo perso un grande italiano.
La sua scomparsa lascia un vuoto enorme.
Boldrini, il Comandante "Bulow", Medaglia d'Oro al Valor Militare, è stato protagonista e guida della Resistenza, che in Italia e a Ravenna unì le grandi forze democratiche.
Membro della Costituente ha dato all'Italia una Costituzione democratica e moderna.
Parlamentare dal 1953 al 1994 ha contribuito alla ricostruzione e alla rinascita della democrazia e della società italiana.
Presidente dell'Anpi è stato sempre in prima fila nella difesa e nel rinnovamento delle nostre istituzioni.
Boldrini ci ha lasciato una straordinaria eredità politica e morale.
Ravenna, città di grandi tradizioni civili e democratiche, è orgogliosa di averlo avuto fra i suoi figli migliori.

(dal Comune di Ravenna)


 

NAPOLITANO: COMANDANTE CORAGGIOSO

(AGI) - Roma, 22 gen. - "Partecipo con profonda commozione al dolore della famiglia e mi unisco al cordoglio delle associazioni partigiane e all'omaggio delle istituzioni per la scomparsa di Arrigo Boldrini, il coraggioso "comandante Bulow" della Resistenza, che diede continuità ai valori e agli ideali della lotta di liberazione dal nazifascismo partecipando con appassionato impegno ai lavori dell'Assemblea Costituente e quindi del Parlamento in numerose legislature, sempre ispirandosi alla piena affermazione dei principi e dei valori sanciti dalla Carta fondamentale della Repubblica". E' quanto scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al sindaco di Ravenna per esprimere il cordoglio per la morte di Arrigo Boldrini. "In questo triste momento - prosegue Napolitano - vorrei ricordare anzitutto l'amico sincero, dal tratto umano sensibile e aperto, con cui ho condiviso importanti momenti di comune impegno democratico.
  E rappresentare la gratitudine dell'intero paese per il prezioso patrimonio di dedizione alla causa della libertà e dell'indipendenza nazionale e insieme del progresso sociale e civile del paese che Arrigo Boldrini ha saputo impersonare.

 

...  il cordoglio di Prodi

“Partecipo commosso al vostro dolore”. Comincia così il telegramma che il Presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha inviato oggi alla famiglia di Arrigo Boldrini, medaglia d’oro al valor militare e Presidente onorario dell’Anpi.

“Il suo impegno di vita per la libertà e la democrazia della nostra Patria -si legge nel telegramma- trova testimonianza nell’intervento da lui scritto per le celebrazioni della Liberazione”, del quale viene riportato un breve ma significativo estratto: “Il 60° della Liberazione nazionale è un momento della memoria e della riflessione per andare più avanti e per affrontare con rinnovato spirito costruttivo i grandi ineluttabili appuntamenti del XXI secolo”.

“Il suo interesse per la libertà -conclude Prodi- sarà di sicuro esempio per le future generazioni. Con sentimenti di vicinanza”.

22 Gennaio 2008                                                                                                                                                   (da:www.governo.it)

 

ANPI: Arrigo Boldrini, "Bulow"

Nato a Ravenna il 6 settembre 1915, morto a Ravenna il 22 gennaio 2008 Medaglia d’Oro al Valor militare, Presidente onorario dell'ANPI.

Le operazioni belliche erano ancora in corso quando, il 4 febbraio 1945, il generale Mac Creery, comandante dell’VIII Armata, appuntò sul petto del "comandante Bulow" (questo il nome di battaglia di Boldrini) la Medaglia d’Oro al Valor militare. La cerimonia si svolse sulla piazza di Ravenna liberata proprio dalle formazioni di Bulow, che da quel momento si sarebbero aggregate alle armate anglo-americane sino alla resa totale dei nazifascisti.
Impossibile dire di Boldrini in poche righe, a cominciare dall’educazione all’amore per la libertà ricevuta dal padre, una popolare figura di internazionalista romagnolo, sino alle sue gesta nella Resistenza e sino all’attività politica e parlamentare nel dopoguerra. Ci hanno provato Silvia Saporelli e Fausto Pullano in un bel documentario presentato il 6 ottobre 1999 nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Erano presenti i Presidenti di Camera e Senato e seduto in prima fila c’era proprio "Bulow", "un uomo di pace che – come ha sottolineato il Presidente Mancino – ha sempre onorato la Patria, il Parlamento e la sua parte politica".
Di Arrigo Boldrini, parlamentare per diverse legislature e presidente nazionale dell’ANPI, ha scritto a suo tempo Gian Carlo Pajetta: "È un eroe. Non è il soldato che ha compiuto un giorno un atto disperato, supremo, di valore. Non è un ufficiale che ha avuto un’idea geniale in una battaglia decisiva. È il compagno che ha fatto giorno per giorno il suo lavoro, il suo dovere; il partigiano che ha messo insieme il distaccamento, ne ha fatto una brigata, ha trovato le armi, ha raccolto gli uomini, li ha condotti, li conduce al fuoco".
Al 14° Congresso nazionale dell’ANPI – che si è tenuto a Chianciano Terme dal 24 al 26 febbraio 2006 – per la prima volta dalla costituzione dell’Associazione che ha sempre guidato, non era presente, "Bulow". Motivi di salute gli hanno impedito di partecipare all’assemblea che, con una "standing ovation", ha acclamato Arrigo Boldrini Presidente onorario. Presidente è poi stato eletto Tino Casali, già Vice Presidente vicario. (anpi.it)


dal Partito Democratico

ADDIO “COMANDANTE BULOW”
 

«Noi abbiamo combattuto per quelli che c'erano, per quelli che non c'erano e anche per chi era contro...». Si sintetizza così, in pochissime ma significative parole, espresse in occasione di una manifestazione per il cinquantesimo anniversario della Resistenza, il pensiero di Arrigo Boldrini, lo storico comandante partigiano 'Bulow',  morto questa mattina all’età di 92 anni nell’ospedale di Ravenna dove dall’8 gennaio versava in gravi condizioni.

Per molti anni presidente nazionale dell'Anpi, Boldrini era nato nella città romagnola il 6 settembre 1915 e da tempo viveva in un centro gestito da un amico sacerdote.

Il 4 dicembre 1944 i partigiani di Boldrini, comandante della 28/a Brigata Garibaldi 'Mario Gordini', e i reparti alleati dell'VIII Armata britannica con un'offensiva combinata liberarono Ravenna dal nazifascismo.

Esattamente due mesi dopo 'Bulow', nome datogli dai compagni per le sue capacità militari ( Bulow era il nome del generale tedesco che sconfisse Napoleone) fu decorato dal generale Richard McCreery, comandante dell'Ottava Armata, con la medaglia d'oro al valor militare.

Dopo la guerra, Boldrini, dirigente nazionale del Pci, divenne componente dell'Assemblea Costituente e parlamentare dal '53 al '94. Infine presidente Anpi. «La tua azione - ricordò da presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in un messaggio di auguri per il novantesimo compleanno - è sempre stata ispirata a principi di libertà e di democrazia, valori che nel ruolo di presidente dell'Anpi hai promosso presso le nuove generazioni, mantenendo desta la memoria storica di quell'eroico e drammatico periodo fondante della nostra repubblica».

E proprio alla battaglia per non far affievolire i valori della Resistenza Boldrini ha dedicato tutta la sua vita. Famoso rimarrà l'appello lanciato nell'agosto 2004, nel corso del suo ultimo discorso da presidente dell’Anpi, quando l’allora maggioranza  annunciò di voler tagliare i fondi proprio per la celebrazione dei sessant'anni della Resistenza, e chiese i contributi ai Comuni e ai cittadini «perché - aveva detto - bisogna ricordare degnamente il cemento dell'identità e dell'unità nazionale».

«Partecipo con profonda commozione al dolore della famiglia e mi unisco al cordoglio delle associazioni partigiane e all'omaggio delle istituzioni per la scomparsa di Arrigo Boldrini, il coraggioso 'comandante Bulow' della Resistenza, che diede continuità ai valori e agli ideali della lotta di liberazione dal nazifascismo partecipando con appassionato impegno ai lavori dell'Assemblea Costituente e quindi del Parlamento in numerose legislature, sempre ispirandosi alla piena affermazione dei principi e dei valori sanciti dalla Carta fondamentale della Repubblica», ricorda in un messaggio al sindaco di Ravenna,  il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

«In questo triste momento – aggiunge - vorrei ricordare anzitutto l'amico sincero, dal tratto umano sensibile e aperto, con cui ho condiviso importanti momenti di comune impegno democratico. E rappresentare la gratitudine dell'intero paese per il prezioso patrimonio di dedizione alla causa della libertà e dell'indipendenza nazionale e insieme del progresso sociale e civile del paese che Arrigo Boldrini – conclude -  ha saputo impersonare».

«Se ne va con Arrigo Boldrini – commenta commosso anche il segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni - un pezzo dell’Italia migliore, uno dei padri della Costituente, uno dei comandanti partigiani più grandi e significativi».

«E’ una notizia che apprendiamo – aggiunge - con grande dolore, da giorni – spiega - seguivamo con apprensione le sue condizioni di salute. Il Comandante Bulow era stato per la mia generazione uno straordinario esempio, l’uomo che con semplicità e senza alcuna retorica incarnava la Resistenza e la lotta contro il nazifascismo».

«Personalità straordinaria – continua -, aveva partecipato alla Costituente, aveva seguito la storia migliore della Repubblica, aveva guidato l’Associazione dei partigiani e aveva anche mostrato di guardare con attenzione e curiosità a quanto di nuovo avveniva nella politica italiana».

«Un uomo appassionato - conclude Veltroni - che mi mancherà, mancherà a tutto il Partito democratico e all’intero Paese».

Un cordoglio al quale si uniscono tutti i leader del Pd. «Accolgo con profondo dolore la notizia della scomparsa di Arrigo Boldrini, un uomo che con la sua integrità, coerenza e passione – ricorda Anna Finocchiaro, presidente del gruppo al Senato - ha contribuito a costruire la storia istituzionale e politica del nostro Paese. Le senatrici e i senatori del Pd – continua - piangono il partigiano Bulow, l'amico fraterno del partigiano Tommaso Moro, che sui valori di libertà e democrazia ha incentrato ogni sua condotta e ragione di vita».

«Perdiamo un uomo – ricorda la responsabile sicurezza del Pd, Roberta Pinotti -  di grande valore, protagonista del riscatto e della nascita dell'Italia democratica. Un momento di dolore e di lutto reso ancor più triste da una amara riflessione: penso che persone come Boldrini che hanno dato all'Italia la costituzione repubblicana, di cui proprio quest'anno celebriamo i 60 anni, e hanno speso l'intera vita per difenderne i valori e i principi, meritavano – conclude - una Italia migliore di quella che stiamo vivendo in questi momenti».

«Con la scomparsa di Arrigo Boldrini – afferma anche il vicepresidente del Consiglio e ministro del Esteri Massimo D’Alema - perdiamo una delle figure più significative della nostra storia civile e politica», esprimendo «profonda gratitudine per un uomo che è stato protagonista della lotta di Liberazione dal nazifascismo, contribuendo – conclude - alla costruzione e al consolidamento della democrazia nel nostro Paese».

«Il simbolo – conferma anche Piero Fassino - dell’Italia partigiana e, per oltre mezzo secolo, costante punto di riferimento nell’impegno per affermare i valori della resistenza e dell’antifascismo».

«Con la morte di Arrigo Boldrini – afferma, infine, anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme istituzionali - se ne va un pezzo di storia del nostro Paese. Con lui se ne va un padre della democrazia, uno di quegli uomini che hanno contribuito a costruirla».

«Boldrini - sottolinea Chiti - non era solo un uomo che si caratterizzava per il coraggio: ha preso parte attiva alla vita politica del paese dal dopoguerra fino ad oggi, fu componente dell'Assemblea Costituente, parlamentare, è stato presidente dell'Anpi mantenendo alto il senso dei valori etici, della libertà, della democrazia e della responsabilità. Con profonda commozione - conclude - mi stringo al lutto dei familiari e di tutti coloro che mi hanno conosciuto e amato».